Velocista giramondo

Il mondo visto da un ragazzo supersonico

Una storia underground

Tutte le ragazze sognano il principe azzurro, qualcuna immagina un cavaliere alto, biondo e con gli occhi celesti mentre altre preferiscono un fiero condottiero di eserciti pronto a lanciarsi spada tratta contro qualsiasi avversario. In ogni caso, la caratteristica che accomuna tra loro tutte le storie d’amore che si rispettino è la propensione del principe a fare qualsiasi cosa pur di vivere felice e contento con la propria principessa, che a sua volta è disposta a vincere ogni avversità pur di stare vicina al cavaliere senza macchia e senza paura a sentirsi ripetere quanto stiano bene insieme o semplicemente, di fare attenzione al salto tra la porta automatica del vagone e la banchina (ma ti leggi quando scrivi; hai una minima idea del significato del termine ‘salto pindarico’ e del fatto che fino a due righe fa parlavi di eterno amore e ora invece citi treni e banchine; o sei un fan del modellismo oppure le due cose non hanno senso).
Per chiarire l’ultimo punto è necessario prendere una scala mobile e scendere qualche piano sottoterra (eccolo che ricomincia), fino ai binari della metropolitana più antica del mondo. (altro…)

Published: 6 ottobre 2014 | Comments: 0

Ab Orbis condita

Nel secondo capitolo della saga del capitan Jack Sparrow si afferma che i confini del mondo si stanno via via definendo e quel che prima era ignoto si è ormai quasi totalmente rivelato.
Enormi sono stati i progressi geografici; dal pensiero della Terra come superficie piatta si è passati alla sfera e all’attuale forma a geoide.
L’infinita caratteristica del mondo più volte cantata dai poeti si è ridotta fino a diventare nell’età moderna, una prerogativa dello Spazio.
Una volta usciti dall’atmosfera ci si è resi conto che la Terra ha dei limiti, e di conseguenza, anche l’uomo.
Gli studiosi delle varie discipline tuttavia, si sono trovati spesso a dover fare i conti con questa circostanza che ormai non rappresenta un fine ma piuttosto un nuovo inizio, visto il desiderio forse divino racchiuso nell’indole umana che impedisce di accettare il significato della barriera, alla continua ricerca non solo di un modo per superarla ma per reinventarla rendendola di volta in volta la base per un nuovo lancio. (altro…)

Published: 6 agosto 2014 | Comments: 0

Up around the bench

Darel Seow-Mary Poppins
Darel Seow-Mary Poppins

All’interno della biblioteca che raccoglie la storia delle arti, gli innumerevoli corridoi in cui viene rappresentata, cantata e raccontata sono legati l’uno all’altro da un impercettibile fil rouge che, talvolta per sua stessa volontà, rimane nell’ombra per fare in modo che l’opera si esprima da sola.
Tra le righe delle biografie dei vari autori ricorre spesso un continuo desiderio di evasione da un mondo troppo caotico perché i pensieri riescano a prendere forma, in uno che invece può essere plasmato secondo i propri desideri; Monet raggiungeva le ninfee a bordo del ‘bateau atelier’, J.M. Barrie volava sull’Isola che non c’è dai giardini di Kensington e Thoreau costruì una piccola casa sulle sponde del lago di Walden. Ognuno di loro sedeva in una bolla dalla quale guardava il mondo senza essere visto.
Quest’anno, la National Literacy Trust londinese e l’associazione artistica Wild in Art si sono probabilmente imbattute in una di queste bolle dimenticate e proprio come Alice attraverso lo specchio, dopo aver capito la loro importanza per la buona riuscita dell’opera hanno deciso di creare il progetto ‘Books about Town’. Cinquanta artisti sono intervenuti per realizzare altrettante ‘benches’ (panchine) ispirate ai racconti che hanno reso famosa la capitale del Regno Unito. (altro…)

Published: 6 agosto 2014 | Comments: 0