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God “Bliss” you

Charles O'Rear
The man behind Bliss

Quante volte, per giustificare un ritardo alla fidanzata o agli amici si inventano le storie più strane; improvvisamente proliferano le vecchiette in difficoltà, i gattini intrappolati sugli alberi, e gli incarichi governativi top-secret affidati a persone comuni.
In questo caso, a raccontare la storia è un ragazzo americano che nel 1996 percorreva la Carneros Highway in California per andare a trovare la fidanzata, quando è rimasto colpito da un paesaggio senza tempo (bello, e allora? Il mondo è pieno di cose impressionanti senza che tu e il tuo articolo gettiate altra benzina sul fuoco).
Il caso tuttavia vuole che questo giovanotto fosse in realtà Charles O’Rear, un fotografo del National Geographic che per circa un quarto di secolo ha raccontato il mondo attraverso il suo “obiettivo” punto di vista, e che la fotografia scattata in quell’occasione era destinata a diventare una delle più viste al mondo (ma cosa stai scrivendo, io sono connesso a internet dalla mattina quando mi sveglio fino a tarda notte, mi nutro di social network e nelle mie vene scorre instagram, ma sto tizio e il suo quadretto non li ho mai sentiti).
Lo scatto misterioso ritrae una collina della contea di Sonoma in un istante talmente perfetto che non solo è stato rinominato “Bliss” (beatitudine/estasi), ma inizialmente si credeva essere ritoccato o addirittura creato da zero.
Il punto più interessante però sta nel fatto che quel “prato verde con cielo azzurro” è stato per anni lo sfondo di Windows Xp e proprio questo ha impedito di tracciare una linea netta tra realtà e finzione.

Bliss

“I had no idea when I took the photograph that anything like that could happen”

Spesso infatti, quando ci si trova davanti a uno schermo digitale si tende a pensare che le immagini di default raffiguranti spiagge bianche e panorama onirici non esistano veramente ma vengano progettate per l’occasione.
In sua difesa, O’Rear ha invece raccontato di come, tirato il freno a mano, abbia impugnato la sua Mimiya RZ67 per far si che l’attimo fuggente non rimanesse impresso solo nei suoi ricordi ma anche sulla pellicola.
A completare l’opera è stata infine la Microsoft decidendo di associare Bliss a luoghi diversi in base al paese in cui veniva distribuito il sistema operativo, così da avvicinarla di volta in volta all’immaginario collettivo ed ampliando l’idea che ovunque può esistere uno “sfondo” perfetto; in Portogallo ad esempio è conosciuta come “Alentejo”, mentre sulla carta d’identità olandese si legge “Ireland”.

Insomma, ora che il mistero è stato svelato, pensate alla reazione della morosa di O’Rear quando si sente dire dal fidanzato che era in ritardo perché si era fermato a fare la fotografia più famosa del mondo; visto che oggi i due sono felicemente sposati, probabilmente non solo ci ha creduto, ma è rimasta davvero “estasiata”.

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